
La rivoluzione del riciclo di plastica passa per l’acqua
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La Mura Technology, azienda londinese, sta per avviare nel nord-est dell’Inghilterra quello che definisce il primo impianto commerciale al mondo capace di riciclare la plastica utilizzando acqua “in stato supercritico”. Una tecnologia che promette di risolvere uno dei problemi più pressanti del nostro tempo: il riciclo della plastica mista e contaminata, fino ad oggi considerata “non riciclabile”. Con enormi vantaggi rispetto A spiegarlo Mark Peplov su un articolo pubblicato nella rivista Nature
Cosa è l’acqua in stato ‘supercritico’?
L’acqua ‘in stato supercritico’ è acqua che viene portata oltre il suo punto critico attraverso una combinazione di alta temperatura (sopra i 374°C) e alta pressione (sopra 221 bar/atmosfere). In queste condizioni estreme, l’acqua assume proprietà uniche:
- Non è più chiaramente distinguibile tra stato liquido e gassoso
- Si comporta simultaneamente come un liquido e un gas
- Ha una capacità unica di dissolvere sostanze che normalmente non si scioglierebbero in acqua
- Ha proprietà di trasferimento del calore molto efficienti
Nel caso dell’impianto Mura, situato vicino a Redcar, è utilizzata una variante del riciclo chimico chiamata “liquefazione idrotermale” (Hydro-PRT) che opera a temperature superiori ai 400°C e 220 atmosfere di pressione. In queste condizioni l’acqua assume proprietà uniche che le permettono di scomporre le catene polimeriche della plastica in modo più efficiente rispetto ai tradizionali metodi di pirolisi, spezzandole in modo più controllato e facilitando reazioni chimiche che sarebbero difficili o impossibili in condizioni normali
Una tecnologia più efficiente dell’incenerimento
Secondo l’azienda, il processo presenta vantaggi significativi: emissioni di CO2 inferiori dell’80% rispetto all’incenerimento, maggiore tolleranza ai contaminanti e maggiore efficienza energetica. Tuttavia l’impianto richiederebbe comunque una pre selezione dei materiali e non tutto il prodotto finale sarebbe riconvertito in nuova plastica. Una tecnologia che ha attirato investimenti per 200 milioni di dollari da giganti del settore come Dow e KBR.
Una corsa contro il tempo per il nostro pianeta se si considera che secondo l’OCSE, la produzione di rifiuti plastici raggiungerà il miliardo di tonnellate annue entro il 2060, mentre oggi solo il 10-15% viene riciclato efficacemente.
Un’analisi del ciclo di vita condotta dall’Università di Warwick ha confermato che le emissioni del processo sono inferiori alla pirolisi e alla produzione di materie prime vergini, anche se leggermente superiori al riciclo meccanico tradizionale.
La vera sfida sarà ora dimostrare la sostenibilità economica di tale sistema, che potrebbe aprire la strada a una nuova generazione di impianti simili in tutto il mondo, contribuendo a risolvere la crisi dell’inquinamento da plastica.
Plastica, italia ‘virtuosa’ nel riciclo
L’Italia si conferma un paese virtuoso nel riciclo della plastica, con un tasso di recupero e riavvio a nuova vita degli imballaggi che nel 2024 supera il 48% del totale immesso al consumo, registrando un incremento dell’1,4% rispetto all’anno precedente e avvicinandosi all’obiettivo europeo del 50% previsto per il 2025 come emerge dal rapporto “Il Riciclo in Italia 2024“. Le filiere italiane che al momento attuale superano gli obiettivi di riciclaggio stabiliti a livello europeo sono: carta e cartone; acciaio; vetro; alluminio; legno e bioplastiche.
Da rilevare che dal 1° gennaio di quest’anno, ogni Stato membro dell’UE è tenuto a far sì che le bottiglie per bevande in PET contengano almeno il 25% di plastica riciclata, calcolato come media per tutte le bottiglie immesse sul mercato nazionale. A stabilirlo la Direttiva UE 2019/904, approvata il 5 giugno 2019 con l’obiettivo di limitare l’impatto ambientale di specifici prodotti in plastica, che ha visto i suoi primi effetti concreti all’inizio del 2025. Un ulteriore passo avanti è previsto per il 2030, quando la percentuale di plastica riciclata nelle bottiglie per bevande dovrà salire ad almeno il 30%.