Olio di Iperico: proprietà scientifiche e benefici per la pelle. La guida completa
L’iperico (Hypericum perforatum), conosciuto come erba di San Giovanni, rappresenta una delle risorse più preziose della medicina tradizionale europea. L’olio di iperico ha una lunga tradizione nell’uso topico per il trattamento di ferite minori, ustioni, eritemi solari e abrasioni, e oggi la scienza moderna ne conferma le straordinarie proprietà terapeutiche.
Caratteristiche botaniche e distribuzione
L’iperico cresce spontaneamente in tutta Europa, prediligendo zone soleggiate, incolte e bordi di sentieri o coltivi abbandonati. In Italia è presente in quasi tutte le regioni, con particolare abbondanza nelle aree collinari e montane dell’Appennino centrale e meridionale. La sua diffusione è legata a terreni calcarei, ben drenati e poveri di sostanza organica.
Riconoscibile per i piccoli fori traslucidi presenti sulle foglie (che le fanno apparire “perforate” controluce), l’iperico fiorisce tra giugno e luglio. Il 24 giugno, giorno di San Giovanni, la tradizione popolare vuole che si raccolga la pianta nel suo massimo splendore terapeutico.
Processo di produzione e principi attivi
La raccolta delle sommità fiorite deve avvenire nelle ore più asciutte della giornata, preferibilmente in tarda mattinata. I fiori vengono messi a macerare in olio vegetale (generalmente extravergine di oliva, girasole o mandorle dolci) per 30-40 giorni in contenitori di vetro trasparente esposti alla luce solare diretta.
Durante la macerazione, i principi attivi della pianta colorano progressivamente l’olio di un intenso rosso rubino. I metaboliti caratteristici dell’iperico sono l’ipericina (pigmento vegetale fotodinamico) e l’iperforina (derivato del floroglucino), insieme ai flavonoidi che conferiscono all’olio proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti, antisettiche e rigeneranti.
Proprietà terapeutiche scientificamente validate
Le specie di Hypericum promuovono una guarigione delle ferite più rapida e migliore attraverso componenti antibatterici attivi come l’iperforina e i flavonoidi. Gli studi hanno dimostrato che le parti aeree dell’Hypericum perforatum possiedono notevoli attività cicatrizzanti e antinfiammatorie, supportando l’uso tradizionale nella medicina popolare turca .
L’iperforina, un derivato del floroglucino, è stata identificata come il principio antimicrobico attivo, mostrando un’eccellente efficacia contro ceppi resistenti alla meticillina. La ricerca indica che
l’iperico ha un’attività antibatterica superiore contro i batteri Gram-positivi rispetto ai Gram-negativi.
I fitocomposti dell’iperico mostrano forti proprietà antibatteriche, antiossidanti, antinfiammatorie e antifibrotiche (capacità di rallentare o prevenire la formazione di tessuto cicatriziale fibroso) rendendoli promettenti per la guarigione delle ferite. L’Hypericum perforatum ha proprietà sia antinfiammatorie che antiproliferative, risultando clinicamente utile per il miglioramento delle lesioni psoriasiche.
Applicazioni dermatologiche e cosmetiche
Le preparazioni topiche di iperico come oli o tinture sono utilizzate per il trattamento di ferite minori, ustioni, eritemi solari, abrasioni, contusioni, ulcere e mialgie. L’olio di iperico migliora l’aspetto della pelle secca o danneggiata riducendo la desquamazione e ripristinando la morbidezza.
Utilizzo in cosmetica naturale
L’olio si rivela particolarmente efficace su pelli arrossate, secche, screpolate o sensibili, anche a seguito di:
esposizione solare
rasature irritanti
trattamenti estetici aggressivi
invecchiamento cutaneo.
Spesso viene formulato in sinergia con oli essenziali come lavanda, tea tree e camomilla, elicriso e calendula per potenziarne l’effetto riequilibrante.
Precauzioni d’uso e controindicazioni
L’ipericina, metabolita caratteristico dell’iperico, è un pigmento vegetale fotodinamico attivo che può causare severe reazioni di fotosensibilizzazione. Per questo motivo:
evitare l’esposizione solare diretta dopo l’applicazione
utilizzare preferibilmente nelle ore serali
prestare particolare attenzione con pelli chiare o fotosensibili
sebbene l’uso topico presenti rischi minimi di assorbimento sistemico, è consigliabile evitare:
applicazioni su ampie superfici durante terapie farmacologiche
uso concomitante con farmaci fotosensibilizzanti
applicazione in caso di trattamenti antidepressivi o anticoagulanti
Tradizione e cultura popolare
La tradizione erboristica europea ha sempre attribuito all’olio di iperico proprietà quasi sacre. Veniva utilizzato nei riti del solstizio d’estate e si credeva che tenesse lontani incubi e malattie. In alcune regioni del centro Italia, l’olio era considerato un rimedio familiare prezioso, tramandato di generazione in generazione
Preparazione casalinga dell’olio di iperico: guida completa
Identificazione e raccolta della pianta
L’Hypericum perforatum si distingue per:
foglie: piccole, opposte, con caratteristiche perforazioni traslucide visibili controluce
fiori: giallo oro, a cinque petali, con numerosi stami
fusto: eretto, ramificato, con due linee longitudinali rialzate
altezza: 20-80 cm
habitat: prati, bordi stradali, terreni incolti e soleggiati.
Periodo e modalità di raccolta
Timing ottimale: dalla fine di giugno ai primi di luglio (tradizionalmente il 24 giugno)
Orario: tarda mattinata (10-12), dopo l’evaporazione della rugiada
Parti da raccogliere: sommità fiorite con circa 10-15 cm di stelo
Condizioni meteorologiche: giornate asciutte e soleggiate, evitare periodi piovosi
Metodo: taglio netto con forbici pulite, evitare lo strappo delle radici
Processo di produzione dettagliato
Materiali Necessari:
Vasi di vetro: trasparenti, a bocca larga, sterilizzati
Olio vettore: extravergine d’oliva (preferibile), girasole, mandorle dolci
Garze sterili: per filtraggio
Etichette: per datazione e identificazione
Bilancia: per dosaggi precisi
Preparazione del Materiale Vegetale
Pulizia: rimuovere eventuali foglie secche, insetti o corpi estranei
Appassimento: lasciare le sommità fiorite all’ombra per 2-3 ore per ridurre l’umidità
Controllo qualità: scartare parti danneggiate o con segni di malattie
Taglio: sminuzzare grossolanamente per favorire l’estrazione
Metodo di macerazione Solare (tradizionale):
Rapporto pianta-olio: 1:3 o 1:4 (100g di fiori freschi per 300-400ml di olio)
Riempimento: inserire i fiori nel vaso senza compattare eccessivamente
Copertura: versare l’olio fino a superare di 2-3 cm il livello dei fiori
Chiusura: coprire con garza sterile fissata con elastico (non chiudere ermeticamente)
Posizionamento: esporre alla luce solare diretta per 30-40 giorni
Agitazione: mescolare delicatamente ogni 2-3 giorni con bastoncino di legno pulito
Metodo alternativo a bagnomaria (per chi preferisce tempi più rapidi):
Preparazione: stesso rapporto pianta-olio del metodo solare
Riscaldamento: bagnomaria a 40-50°C per 2-3 ore
Controllo temperatura: utilizzare termometro per non superare i 70°C
Riposo: lasciare raffreddare e riposare per 24 ore
Ripetizione: ripetere il processo per 3-4 giorni consecutivi
Controllo del processo di macerazione
Indicatori di Qualità
Colore: viraggio progressivo dal giallo al rosso rubino intenso
Odore: fragranza erbacea caratteristica, senza sentori di irrancidimento
Consistenza: olio fluido, senza presenza di muffe o depositi anomali
Temperatura: mantenere costante l’esposizione solare
Possibili Problematiche
Muffa: rimuovere immediatamente le parti interessate, valutare se proseguire
Irrancidimento: odore sgradevole, necessario ricominciare il processo
Colorazione insufficiente: Prolungare la macerazione o aggiungere fiori freschi
Filtraggio e raffinazione
Primo filtraggio
Spremitura: pressare delicatamente il materiale vegetale con cucchiaio di legno
Filtrazione grossolana: utilizzare colino a maglia fine
Recupero: spremere il residuo vegetale in garza sterile
Secondo filtraggio
Decantazione: lasciare riposare 24 ore per separare eventuali impurità
Filtrazione fine: utilizzare filtri di carta o garze multiple
Controllo finale: verificare limpidezza e assenza di particelle
Conservazione e stoccaggio
Contenitori Ideali
Bottiglie di vetro scuro: ambra o verde per proteggere dalla luce
Capacità: 50-100ml per uso domestico
Chiusura: tappo a vite con guarnizione, evitare sughero
Sterilizzazione: bollire i contenitori prima dell’uso
Condizioni di conservazione
Temperatura: 15-20°C, evitare sbalzi termici
Umidità: ambiente secco, RH < 60%
Luce: conservare al buio o in armadi chiusi
Posizione: mantenere le bottiglie in posizione verticale
Olio potenziato con oli essenziali
Lavanda: 2-3 gocce per 100ml (proprietà calmanti)
Tea tree: 1-2 gocce per 100ml (azione antimicrobica)
Camomilla: 2-3 gocce per 100ml (effetto lenitivo)
Aggiunta di Vitamina E
Dosaggio: 0,5-1% del peso totale
Funzione: antiossidante naturale, prolunga la conservazione
Fonte: olio di germe di grano o capsule di vitamina E
Test di qualità casalingo
Test di goccia: su carta assorbente, deve lasciare alone uniforme
Test olfattivo: odore gradevole, senza note acide o rancide
Test di colore: rosso rubino intenso, trasparente alla luce
Modalità d’uso
Quantità: poche gocce per applicazione
Frequenza: 1-2 volte al giorno
Applicazione: massaggio delicato fino ad assorbimento
Timing: preferibilmente la sera, evitare esposizione solare diretta
Conservazione del prodotto Aperto
Durata: 6-8 mesi dopo la prima apertura
Temperatura: mantenere in frigorifero se utilizzato sporadicamente
Contaminazione: utilizzare sempre mani pulite o applicatori sterili
L’olio di iperico rappresenta un ponte perfetto tra saggezza tradizionale e validazione scientifica moderna. Recenti studi clinici hanno investigato il suo potenziale nella guarigione delle ferite, dermatite atopica, psoriasi e infezioni da herpes simplex, con formulazioni dermatologiche moderne. La ricerca continua a confermare le proprietà terapeutiche di questo “oro liquido” naturale, rendendolo un prezioso alleato per la cura della pelle. Tuttavia, come per ogni rimedio naturale, l’uso consapevole e informato rimane fondamentale per ottenere i massimi benefici in sicurezza.
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Samanta Marchegiani