Italia, regina del wellness.
Numeri e tendenze 2025

Il settore wellness e termale in Italia continua a crescere con forza, confermandosi un asset strategico per il turismo e l’economia nazionale.
Con oltre 317 stabilimenti termali attivi, un fatturato di circa 1,6 miliardi di euro e una domanda turistica in costante aumento, il Bel Paese si posiziona tra i leader europei del benessere. Scopriamo dati, trend e curiosità che raccontano questa realtà in evoluzione.

Secondo i dati Federterme aggiornati al 2023, in Italia sono attivi 317 stabilimenti termali, distribuiti in 134 Comuni tra località termali (51), marine (18), montane (12), collinari (7), lacustri (4) e città d’arte (11).
Il 90% di queste strutture è accreditato al Servizio Sanitario Nazionale, sottolineando il forte legame tra termalismo e salute pubblica.

La distribuzione regionale vede al primo posto la Campania con 95 stabilimenti, seguita dal Veneto (92), Emilia-Romagna (25), Toscana (22) e Lazio (15).
Questi territori rappresentano il cuore pulsante del termalismo italiano, con un’offerta che spazia da acque curative a percorsi benessere e strutture alberghiere di alto livello.

Gli hotel-terme collegati alle strutture vantano circa 30.000 posti letto, con una media di poco più di 100 posti letto per esercizio, e si caratterizzano per elevati standard qualitativi.

Terme e wellness, fatturato e impatto economico

Il fatturato del settore termale in Italia nel 2023 si attesta intorno a 1,6 miliardi di euro, con un contributo significativo al PIL turistico nazionale (oltre l’8% secondo Federterme).
Questo valore riflette la capacità del termalismo di attrarre una domanda crescente, sia domestica sia internazionale, e di generare ricadute economiche importanti per le economie locali.

A livello europeo, il mercato termale ha raggiunto nel 2023 un fatturato di circa 26,17 miliardi di dollari, con l’Italia tra le tre principali destinazioni insieme a Ungheria e Francia. L’Italia ha registrato un incremento del 15,1% dei ricavi nel 2023, confermando la sua posizione di leadership nel settore.

Turismo termale, trend e presenze

Il turismo termale italiano si conferma un motore di destagionalizzazione e crescita sostenibile. I dati ISTAT del 2024 evidenziano un aumento complessivo dell’11,1% delle presenze turistiche nel Paese, con l’Italia che si posiziona al secondo posto in Europa per numero di presenze, superando la Francia e dietro solo alla Spagna.

Le località termali contribuiscono in modo significativo a questo risultato, grazie a un’offerta integrata di salute, relax e natura che attira visitatori durante tutto l’anno. Le presenze negli hotel-terme sono cresciute del 65% rispetto al 2020, con regioni come Veneto (+89,3%), Lombardia (+63,5%), Campania (+55,7%) ed Emilia-Romagna (+47,7%) in forte crescita.

Le cure termali più diffuse includono balneoterapia (95% delle strutture), fangoterapia (84%), idromassaggi (73%) e sedute inalatorie (68%), spesso erogate in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.

Sfide e prospettive del settore

Nonostante la crescita delle strutture termali (+84,3% tra il 2018 e il 2023), il settore deve affrontare alcune criticità, tra cui la riduzione del personale occupato (-27,1% nello stesso periodo).
Questo squilibrio tra espansione e occupazione richiede interventi mirati per garantire una crescita sostenibile e di qualità.

Il settore è inoltre impegnato in processi di innovazione e digitalizzazione, con oltre 50 strutture termali che hanno aderito a piattaforme digitali per valorizzare il turismo medicale e wellness. La sostenibilità ambientale e sociale è un altro tema centrale, con molte spa che investono in energie rinnovabili e pratiche green.

Oltre ai dati economici, emergono tendenze qualitative che influenzano il settore wellness in Italia:

  • Benessere analogico e digital detox: cresce la domanda di esperienze “offline”, in spazi naturali e silenziosi, per una rigenerazione profonda lontana dalla tecnologia.
  • Esperienze sensoriali e olistiche: percorsi che coinvolgono tutti i sensi, dalla meditazione sonora ai bagni nella natura.
  • Personalizzazione e longevità: programmi su misura che integrano medicina preventiva, nutrizione e attività fisica, anche grazie all’uso di tecnologie avanzate.
  • Focus sul benessere femminile: servizi dedicati alle esigenze specifiche delle donne, dalla fertilità alla menopausa.

L’Italia conferma il suo ruolo di protagonista nel panorama wellness e termale europeo, con un settore in crescita, ricco di tradizione e innovazione. I dati ufficiali mostrano un mercato solido e in espansione, capace di attrarre un turismo di qualità e di generare benefici economici e sociali rilevanti. Le nuove tendenze indicano un futuro orientato a un benessere più autentico, sostenibile e personalizzato, che valorizza la ricchezza naturale e culturale del Paese.

 


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Giornalista professionista ha lavorato per tv, radio, websites e testate giornalistiche locali e nazionali. Già responsabile di uffici stampa per enti pubblici e privati, oggi coordina l’Ufficio stampa e Comunicazione del Gruppo Bartoli. Dirige la rivista digitale oggibenessere di cui la Fondazione Bartoli è editrice. Un quotidiano nato dalla necessità di comunicare come la salute sia un equilibrio imprescindibile fra uomo e Natura.