Deblistering in farmacia, cosa è e perchè migliora la vita di malati e caregiver

Il deblistering è una procedura innovativa che consiste nello sconfezionare i farmaci dalla loro confezione industriale originale per poi riconfezionarli in dosi personalizzate, preparate appositamente per ogni paziente. Questo processo avviene solitamente in farmacia e ha lo scopo di semplificare e migliorare l’assunzione dei medicinali, soprattutto per chi segue terapie complesse o assume molti farmaci contemporaneamente. Grazie al deblistering, i farmaci vengono organizzati in blister con giorno e ora di somministrazione, facilitando così la gestione della terapia e riducendo il rischio di errori o dimenticanze.

Cos’è il deblistering e come funziona

Il termine “deblistering” indica letteralmente la rimozione dei farmaci dal blister (la confezione plastica o di altro materiale che contiene le singole pillole) per poi ricondizionarli in nuove confezioni personalizzate, ben suddivise e identificate. Questo riconfezionamento avviene sotto la responsabilità del farmacista, che utilizza metodologie specifiche, talvolta anche con supporto di macchinari semi-automatici, garantendo la massima sicurezza e tracciabilità del farmaco. La finalità principale è quella di aiutare i pazienti — specialmente anziani, cronici o con politerapie — a seguire correttamente le indicazioni mediche, evitando errori nella somministrazione.

L’efficacia della blisterizzazione personalizzata: cosa dice la scienza

Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi scientifici e revisioni sistematiche, che hanno analizzato l’impatto delle confezioni personalizzate sul miglioramento dell’aderenza terapeutica. Le evidenze mostrano che l’uso di blister o deblistering incrementa l’aderenza dai valori medi intorno al 67% fino a circa l’86%, con un significativo miglioramento nella gestione della terapia e nella prevenzione di errore nella somministrazione dei farmaci.

In particolare, studi su pazienti con malattie croniche complesse hanno evidenziato un aumento dell’aderenza fino al 91%, con una conseguente riduzione delle ospedalizzazioni dovute a errori o dimenticanze nell’assunzione dei farmaci. Questi risultati sono stati ottenuti grazie a modalità di confezionamento che facilitano l’assunzione puntuale e corretta delle dosi, aiutando anche il personale sanitario e i caregiver nel controllo e nel monitoraggio della terapia.

Riscontri in Italia e in Europa

In Italia, alcune regioni come Lombardia e Umbria stanno sperimentando con successo il deblistering soprattutto nelle farmacie pubbliche o integrate nella rete di assistenza territoriale. I dati raccolti mostrano una significativa riduzione degli errori terapeutici e un miglioramento dei parametri clinici fondamentali come la pressione arteriosa o livelli glicemici, soprattutto nei pazienti pluritrapianti.

A livello europeo, il deblistering è un servizio già consolidato in diversi paesi come Regno Unito, Germania e Francia, Spagna, Svezia e Paesi Bassi.

Fonti di mercato e report settoriali del 2025 evidenziano che questi paesi, insieme a Italia, Belgio, Danimarca e Norvegia, fanno parte di un cluster europeo dove il deblistering è in crescita, spesso con approcci nazionali differenziati ma tendenzialmente orientati verso la personalizzazione dei farmaci e il miglioramento dell’aderenza terapeutica.

La Spagna, ad esempio, è prevista con una crescita significativa nel mercato di macchinari e servizi di deblistering grazie all’integrazione nelle farmacie di comunità e negli ospedali. Anche la Svezia e i Paesi Bassi mostrano una regolamentazione attenta e un mercato in evoluzione, con iniziative pubbliche finalizzate a migliorare la gestione domiciliare della terapia nelle popolazioni anziane.

In sintesi, l’adozione del deblistering in Europa è trasversale e coinvolge vari paesi, con differenze normative e di implementazione ma con un comune obiettivo di potenziare la sicurezza e l’efficacia delle terapie farmacologiche.

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