Camomilla, la guida completa su usi e e proprietà
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La Camomilla (Matricaria chamomilla o Chamomilla recutita), conosciuta anche come camomilla tedesca o camomilla comune, è una delle piante medicinali più apprezzate e utilizzate al mondo per le sue molteplici proprietà terapeutiche.
Da secoli impiegata nella fitoterapia tradizionale, la camomilla si distingue per i suoi effetti calmanti, antinfiammatori, antispasmodici e antibatterici, che la rendono un rimedio naturale versatile e prezioso per il benessere fisico e mentale.
Da specificare che esistono diverse varietà di camomilla oltre alla comune, che è una pianta annuale con fusti eretti, capolini piccoli (circa 1,5 cm di diametro) e proprietà antinfiammatorie, antispasmodiche e calmanti sul sistema nervoso. È la varietà più diffusa per la preparazione di infusi e rimedi fitoterapici.
Accanto a questa c’è la Camomilla romana (Anthemis nobilis), una pianta perenne a portamento strisciante, con capolini più grandi (circa 2 cm) e un’azione più blanda rispetto alla camomilla comune. Viene spesso utilizzata per le sue proprietà digestive e aperitive, ed è più facile da coltivare e raccogliere.
Oltre a queste due specie principali, esistono altre varietà meno note come la
- Camomilla selvatica, simile ma senza profumazione marcata, usata soprattutto per problemi digestivi.
- Camomilla del Capo e Camomilla del Marocco, note per proprietà antinausea.
Le due specie principali si possono coltivare in tutta Italia, preferendo terreni calcarei, ben drenati e in pieno sole. La camomilla romana, essendo perenne, richiede protezione invernale nelle zone più fredde. Entrambe emanano un profumo aromatico caratteristico, che contribuisce anche all’effetto rilassante della pianta.
In sintesi, mentre la camomilla comune è la più usata in fitoterapia per la sua efficacia, la camomilla romana offre un’alternativa con proprietà più delicate e un uso tradizionale più orientato alla digestione
Proprietà terapeutiche della Camomilla
La camomilla deve la sua efficacia a una ricca composizione fitochimica che include oli essenziali (camazulene, α-bisabololo), flavonoidi (apigenina, luteolina, rutina), tannini, cumarine e principi amari. Questi composti agiscono sinergicamente per offrire numerosi benefici:
- Azione calmante e sedativa: L’apigenina, un flavonoide presente nella camomilla, si lega ai recettori GABA nel sistema nervoso centrale, producendo un effetto rilassante. Ciò favorisce la riduzione di ansia, stress e irritabilità, facilitando il sonno e alleviando l’insonnia.
- Proprietà antinfiammatorie e antiossidanti: L’olio essenziale, ricco di camazulene e bisabololo, esercita un’azione antinfiammatoria potente, utile per lenire infiammazioni cutanee, mucose e disturbi gastrointestinali come gastriti e ulcere gastroduodenali.
- Effetti antispasmodici e miorilassanti: Grazie al bisabololo e ad altri terpeni, la camomilla rilassa la muscolatura liscia dello stomaco e dell’intestino, riducendo crampi, coliche e tensioni addominali, spesso associati a stress o sindrome del colon irritabile.
- Attività antibatterica e antimicotica: La camomilla mostra efficacia contro diversi patogeni, contribuendo a combattere infezioni lievi delle vie respiratorie, della bocca e della pelle.
- Uso topico e cosmetico: Le sue proprietà lenitive e cicatrizzanti la rendono ideale per trattare eczemi, dermatiti, scottature solari, irritazioni oculari e infiammazioni anali o genitali. Viene inoltre impiegata in prodotti cosmetici per la pelle sensibile.
Raccolta della Camomilla: tempi e ambienti ideali
La raccolta della camomilla è una fase cruciale per preservarne le proprietà terapeutiche. I fiori, che rappresentano la parte utile della pianta, devono essere raccolti nel momento balsamico, ossia all’inizio della fioritura, generalmente tra maggio e giugno.
- Periodo di raccolta: La raccolta si effettua quando i capolini sono completamente aperti ma non ancora appassiti, per garantire la massima concentrazione di oli essenziali e flavonoidi.
- Ambienti di crescita: La camomilla predilige ambienti soleggiati e terreni ben drenati, spesso coltivata in zone temperate e subtropicali. Cresce spontaneamente in prati, campi incolti e ai margini delle coltivazioni, ma per uso fitoterapico si preferisce la coltivazione controllata per evitare contaminazioni e garantire qualità costante.
- Tecniche di raccolta: La raccolta manuale è preferita per evitare di danneggiare i fiori; in agricoltura intensiva si utilizzano macchinari appositi che raccolgono solo le infiorescenze.
Essiccazione della Camomilla: come conservare al meglio i principi attivi
Dopo la raccolta, i fiori di camomilla devono essere essiccati rapidamente e con cura per preservare le loro proprietà:
- Metodo di essiccazione: I fiori vengono stesi in strati sottili in ambienti ventilati, ombreggiati e a temperatura controllata (intorno ai 35-40°C), evitando l’esposizione diretta al sole che può degradare gli oli essenziali.
- Durata: L’essiccazione dura generalmente alcuni giorni, fino a quando i fiori risultano completamente secchi ma mantengono il loro colore chiaro e il profumo caratteristico.
- Conservazione: I fiori essiccati devono essere conservati in contenitori ermetici, al riparo da luce, umidità e calore per evitare la perdita di efficacia e la formazione di muffe.
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Utilizzo della Camomilla in fitoterapia
La camomilla può essere impiegata in diverse forme per sfruttarne al meglio le proprietà terapeutiche:
- Infuso: Il modo più comune di assunzione è l’infuso preparato con 2-3 grammi di fiori essiccati per 150 ml di acqua calda, lasciati in infusione per 3-4 minuti. Si consiglia di non prolungare troppo l’infusione per evitare effetti opposti a quelli rilassanti. L’infuso è indicato per favorire il sonno, alleviare ansia, disturbi digestivi e crampi.
- Tintura madre ed estratti: Per un uso più concentrato, si utilizzano estratti fluidi o tinture madri, che permettono di dosare con precisione i principi attivi, indicati in casi di infiammazioni più intense o disturbi nervosi.
- Olio essenziale: L’olio di camomilla, ricco di bisabololo e camazulene, è impiegato per applicazioni topiche su pelle irritata, dolori muscolari e infiammazioni. Può essere usato anche in aromaterapia per favorire il rilassamento.
- Impacchi e bagni: L’infuso concentrato può essere utilizzato per impacchi su occhi stanchi o infiammati o bagni rilassanti per alleviare dolori muscolari e tensioni.
- Uso pediatrico: La camomilla è uno dei pochi rimedi fitoterapici consigliati anche per i bambini, soprattutto per calmare coliche e favorire il sonno, sempre sotto controllo medico per evitare reazioni avverse.
Consigli pratici per un uso efficace e sicuro
- Non superare le dosi consigliate per evitare effetti collaterali, come irritabilità o reazioni allergiche, soprattutto in soggetti sensibili o bambini.
- Consultare un medico o un erborista prima di iniziare un trattamento a base di camomilla in caso di gravidanza, allattamento o assunzione di farmaci.
- Preferire prodotti di qualità, con fiori essiccati correttamente e privi di contaminazioni.
Interazioni farmacologiche della Camomilla
Un aspetto spesso trascurato ma rilevante riguarda la possibile interazione tra la camomilla e i farmaci anticoagulanti. La camomilla contiene infatti cumarine, composti naturali che, seppur in quantità modeste, possono teoricamente potenziare l’effetto anticoagulante dei farmaci, aumentando il rischio di sanguinamento.
Sebbene l’evidenza clinica di questa interazione sia limitata e spesso aneddotica, è opportuno adottare un approccio prudente, soprattutto in soggetti:
- in trattamento con anticoagulanti orali o eparina;
- con disturbi emorragici;
- in preparazione a interventi chirurgici;
- anziani o con comorbilità che comportano un rischio emorragico.
In questi casi, l’uso regolare di camomilla (sotto forma di infuso, estratti o integratori) dovrebbe essere discusso con il medico curante, per evitare effetti collaterali indesiderati dovuti a interazioni farmacologiche.
Il paradosso della camomilla: può davvero “agitare”?
Sebbene la camomilla sia universalmente riconosciuta come un rimedio naturale rilassante, in alcuni soggetti — in particolare nei bambini — è stato osservato un effetto paradossale. In rari casi, un consumo eccessivo o una particolare sensibilità ai suoi componenti fitochimici può provocare agitazione, irritabilità e iperattività, anziché calma e sonnolenza. Questo fenomeno, sebbene segnalato in alcuni studi clinici e resoconti aneddotici, non è ampiamente documentato nella letteratura scientifica ufficiale. Fonti autorevoli come l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) non riportano la camomilla tra le sostanze ad azione eccitante o stimolante.
Tuttavia alcuni studi sollevano osservazioni rilevanti:
- Reazioni allergiche ai lattoni sesquiterpenici: Uno studio condotto da Lundh et al. ha esaminato la possibilità che il tè di camomilla tedesca provochi dermatite allergica sistemica in pazienti allergici ai lattoni sesquiterpenici. I risultati hanno mostrato che, sebbene non ci siano state riacutizzazioni evidenti delle reazioni cutanee, i soggetti positivi al test per i lattoni sesquiterpenici hanno riportato un peggioramento significativo dell’eczema alle mani, indipendentemente dal fatto che avessero ricevuto capsule di camomilla o placebo. Questo suggerisce una possibile sensibilità sistemica alla camomilla in individui predisposti
- Allergie crociate con altre piante della famiglia delle Asteraceae: La camomilla appartiene alla famiglia delle Asteraceae, che include anche piante come l’ambrosia e l’artemisia. Studi hanno evidenziato che pazienti con allergie a queste piante possono manifestare reazioni crociate alla camomilla, portando a sintomi allergici come irritazioni cutanee o respiratorie
- Effetti su pazienti con ADHD: Uno studio osservazionale ha esplorato l’uso della Matricaria chamomilla in tre adolescenti con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). I risultati hanno indicato un miglioramento nei punteggi di iperattività, disattenzione e immaturità. Tuttavia, gli autori sottolineano che, a causa delle dimensioni ridotte del campione, è difficile generalizzare i risultati, e ulteriori ricerche sono necessarie
Per ulteriori approfondimenti, si consiglia di consultare un medico o un allergologo, specialmente se si sospettano reazioni avverse alla camomilla o ad altre piante correlate.
La camomilla è molto più di un semplice calmante naturale: è una pianta fitoterapica dalle proprietà ampie e comprovate, capace di agire su diversi disturbi, dal sistema nervoso a quello gastrointestinale, fino alla cura della pelle. La sua raccolta e lavorazione richiedono attenzione per mantenere intatte le qualità terapeutiche, mentre il suo uso deve essere calibrato per evitare effetti paradossali, soprattutto nei bambini. Grazie a queste caratteristiche, la camomilla resta un alleato insostituibile per la salute e il benessere quotidiano.